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Game Over

game_overSimone Fornara e Mario Gamba tornano insieme in libreria con il loro nuovo titolo pubblicato dalla Raffaello Editrice di Ancona: Game Over.

Questa la storia: Ernesto è un bambino troppo appassionato di videogiochi. Un giorno, dopo aver passato ore e ore a pigiare i pulsanti del joystick della sua console, si ammala di bianchite acuta: il mondo attorno a lui perde i colori e diventa bianco; il suo cervello perde i pensieri; la sua bocca perde le parole. Però Ernesto non è solo: incontra la voce di uno scienziato senza corpo che racconta storie in rima e può contare sull’aiuto a distanza dei suoi amici Viola e Thomas. Riusciranno a salvarlo e a farlo tornare in un mondo a colori?

Una vicenda pensata per far riflettere i giovanissimi nativi digitali sugli effetti nocivi di un uso smodato e inconsapevole dei videogiochi, ma anche per celebrare il valore universale e senza tempo delle storie e, in particolare, di alcuni grandi classici per ragazzi di ieri e di oggi.

Le (belle) narrazioni, insomma, ci possono anche salvare la vita!

Cliccando su questo link è possibile scaricare una scheda con alcuni suggerimenti didattici legati al libro e rivolti ai docenti di scuola primaria.

Dal bidello Ulisse a parlare di libri

Schermata 2015-10-14 alle 09.39.13Mercoledì 7 ottobre 2015 Simone Fornara è stato ospite della trasmissione di Teleticino Il bidello Ulisse nella rete dei libri, ideata e condotta da Daniele Dell’Agnola.

A partire dal seguente brano di Stephen King (tratto da Danse macabre, Roma-Napoli, Theoria, 1992, p. 391) , i due colleghi hanno parlato del “terzo occhio”, cioè della capacità della mente infantile di restare aperta sul mondo, e di come questa strabiliante facoltà immaginativa si restringa a tunnel col passare del tempo (su questo stesso tema, si veda anche questo articolo della rubrica Libri sui banchi).

La mia idea della crescita è che il processo consista essenzial- mente nello sviluppo di una visione ristretta delle cose, come se la mente entrasse in un tunnel, e in una graduale ossificazione della facoltà immaginativa […]. I bambini [invece] vedono tutto, considerano tutto; l’espressione tipica di un piccolo che è sazio, asciutto e ben sveglio sono due occhi spalancati che osservano tutto.

L’attenzione si è poi spostata su due albi illustrati che sembrano trattare in modo quasi esplicito il tema del “terzo occhio”, messo in contrasto con la razionalità a volte ottusa dell’adulto: La sedia blu di Claude Boujon (Milano, Babalibri, 2011) e Hurricane di David Wiesner (Boston, Houghton Mifflin Harcourt, 1992).

Il filmato completo della puntata è visualizzabile cliccando qui.

Una sfida per i lettori del blog: Fefè fenicottero fece faville al festival dei funamboli

Schermata 2015-10-12 alle 15.58.47Giovedì 8 ottobre 2015, sul «Corriere del Ticino», è uscita un’intervista a Simone Fornara realizzata da Luca Cignetti sul libro Giocare con le parole (Roma, Carocci, 2015).

Il titolo un po’ bizzarro richiama la sfida che Simone Fornara ha lanciato ai lettori del quotidiano nella parte finale dell’intervista: scrivere una breve narrazione dal titolo Fefè fenicottero fece faville al festival dei funamboli con la tecnica del tautogramma, cioè utilizzando solo parole che iniziano con la stessa lettera, in questo caso la f. Per non complicare troppo le cose, l’uso di articoli, preposizioni e congiunzioni è invece libero.

L’invito a tentare la sfida ludolinguistica è esteso anche agli utenti di questo blog… il miglior testo potrebbe anche essere premiato (come? magari con una copia del libro…). Provateci, rispondendo a questo post!

Cliccando qui o sull’immagine è possibile leggere l’intervista.

 

Sciolti da un iglù

D’accordo, il titolo è un nonsense, ma solo fino a un certo punto: se provate a mischiare le lettere che lo compongono con la tecnica dell’anagramma, scoprirete una parola di 15 lettere che indica  quella «parte della linguistica che si occupa di combinazioni lessicali, giochi di parole, ecc.» (dal GRADIT di Tullio De Mauro).

Sciolti da un iglù è il titolo degli incontri durante i quali Simone Fornara e Francesco Giudici presentano il loro libro Giocare con le parole (Roma, Carocci, 2015) a lettori di ogni età: tra anagrammi,  nonsense, sfide lessicali e creature bizzarre (come il digerone delle savane, il rinocerone o la sanamandra), i due autori, indossati i panni di Edi Sgonfiacrucci e Arnif Somarone, intratterranno grandi e piccini per un’ora circa di divertimento ludolinguistico assicurato.

La prima assoluta si è svolta mercoledì 23 settembre 2015 alla libreria Voltapagina di Lugano.

Tutti al Festival della punteggiatura!

FESTIVAL PUNTEGGIATURA LOCANDINAVenerdì 25 e sabato 26 settembre 2015, nella suggestiva cornice di Santa Margherita Ligure, si è svolta la prima edizione del “Festival della Punteggiatura”.

Grazie all’organizzazione scientifica di Elisa Tonani (Università di Genova), la manifestazione è stata una miscela ben equilibrata di linguistica, didattica e letteratura: il programma ha previsto alcuni laboratori con le scuole a cura di Simone Fornara e una serie di relazioni di studiosi, scrittori, giornalisti ed esperti (Giuseppe Antonelli, Ester Armanino, Simone Fornara, Francesco Guglieri, Gaia Manzini, Paolo Nori, Luca Raffaelli, Enrico Testa ed Elisa Tonani) che hanno affrontato il tema della punteggiatura da più punti di vista.

Dopo il laboratorio con le scuole, Simone Fornara ha presentato alcune riflessioni sulla didattica della punteggiatura, rivolte in particolar modo agli insegnanti, al fine di fornire alcune indicazioni per un insegnamento/apprendimento del sistema interpuntivo più premiante e aggiornato rispetto a quello tradizionale, anche alla luce di alcune recenti pubblicazioni e degli esiti delle ricerche condotte negli ultimi anni presso il DFA della SUPSI.

Per chi ne ha avuto la possibilità, una bella occasione  per (è proprio il caso di dirlo) fare il punto della situazione su un nodo cruciale della scrittura di oggi, divenuto assai di moda negli ultimi anni: la gestione del sistema interpuntivo, con tutte le sue inimmaginabili sfaccettature.

Cliccare qui o sull’immagine per visualizzare la locandina con il programma del Festival.

Sul Festival della punteggiatura…

Giocare con le parole

BUS_Fornara_GiocareConLeParole_COVER_1Dal 28 maggio 2015 in tutte le librerie il nuovo libro di Simone Fornara e Francesco Giudici: Giocare con le parole (Roma, Carocci). Si tratta di una raccolta di oltre 30 proposte di ludolinguistica, cioè di attività che portano a scoprire il funzionamento delle parole dell’italiano e ad ampliare il proprio vocabolario  attraverso il gioco e il divertimento.

Adatte e adattabili a ogni età, dalla scuola primaria in poi, senza escludere l’adulto che voglia passare un po’ di tempo a cimentarsi con le meraviglie della nostra lingua, le proposte sono nate sui banchi di scuola del Canton Ticino, grazie all’inventiva, alla competenza e all’inesauribile entusiasmo di Francesco Giudici, maestro di scuola elementare che ha così sollecitato le abilità linguistiche dei suoi allievi in oltre quarant’anni di scuola.

Dalla quarta di copertina:

Oggi, più che mai, è necessario trovare strategie didattiche che coinvolgano chi, per caratteristiche cognitive, è poco propenso a faticare per apprendere: passare ore a studiare non è più di moda, perché le menti dei giovani funzionano in modo diverso.

La ludolinguistica è una di queste strategie: fondata su una rigorosa conoscenza del linguaggio e dei suoi meccanismi, permette di capire come funzionano le parole e i testi attraverso il gioco.

Il libro propone una serie di spunti e di giochi linguistici adattabili a ogni contesto, dalla scuola primaria in avanti, senza escludere il lettore adulto che voglia osservare il linguaggio da una prospettiva diversa da quella consueta. Il tutto nella convinzione che imparare o rafforzare l’italiano possa essere anche molto divertente.

Cliccando su questo link è possibile leggere l’indice e la premessa del libro.

Su Giocare con le parole…

Blu come un’arancia

aranciaSimone Fornara ospite della trasmissione di RSI Rete Due “Blu come un’arancia” (lunedì 25 e martedì 26 maggio 2015, alle ore 18.20). La serie, curata da Matteo Severgnini e intitolata “Le parole smarrite”, propone un viaggio attraverso il lessico dell’italiano, per indagare la vita, la morte e anche la resurrezione delle parole della nostra lingua.

Alle prime due puntate, che vedono appunto come ospite Simone Fornara, ne seguono altre tre, con la presenza di Sabrina D’Alessandro, autrice del Libro delle parole altrimenti smarrite (Rizzoli, 2011) e fondatrice dell’Ufficio Resurrezione Parole Smarrite.

A emissione avvenuta, si potrà ascoltare l’intera serie a questo link, sul podcast di RSI Rete Due.

 

Il posto delle parole

trsradioSabato 24 gennaio «Il piacere di scrivere» è tornato in radio: Simone Fornara è stato ospite in diretta della trasmissione “Il posto delle parole” di TRS Radio (Tele Radio Savigliano) e del suo conduttore Livio Partiti.

Per circa venti minuti si è parlato della scrittura di oggi, spaziando su molti fronti: dalle difficoltà più ricorrenti e gli errori più diffusi al problema di mettere ordine alle idee prime di scrivere, passando per la necessità di adeguare il proprio stile allo scopo e al destinatario del nostro testo (in altre parole: indossare l’abito giusto per ogni occasione). Con un accenno finale al senso profondo del mestiere dell’insegnante: riprendendo L’ora di lezione di Massimo Recalcati, trasformare il sapere in un oggetto di desiderio.

Per ascoltare la conversazione, cliccare sul player qui sotto:

 

«Il piacere di scrivere» alla radio

Scrittura grafologiaSimone Fornara e Luca Cignetti ospiti in diretta di Antonio Bolzani durante la trasmissione radiofonica “La consulenza” di RSI Rete Uno (martedì 16.12.2014).  La trasmissione è stata una bella occasione per discutere della scrittura delle giovani generazioni, tra “doveri” scolastici e pratiche “digitate” legate ai nuovi mezzi di comunicazione.

Quanto si scrive a scuola? Come? Quali sono le difficoltà più ricorrenti nella scrittura dei ragazzi del terzo millennio? Ed è proprio vero che le nuove tecnologie sono all’origine del presunto scadimento delle competenze di scrittura?

Le risposte a queste e ad altre domande nella registrazione audio della trasmissione, che si può ascoltare cliccando su questo link.

Il piacere di scrivere

copertinaÈ da qualche settimana nelle librerie Il piacere di scrivere. Guida all’italiano del terzo millennio, di Luca Cignetti e Simone Fornara (Roma, Carocci, 2014). La prefazione è di Luca Serianni, che lo definisce «Una palestra indispensabile per mettersi nel mare della nostra lingua senza il rischio di restare in panne nel corso della navigazione». Si tratta di un manuale di scrittura che trae linfa vitale dai circa 2.000 testi raccolti nelle scuole ticinesi nell’ambito della ricerca TIscrivo.

Ciò che rende particolare il manuale è l’impostazione diversa dal consueto: si parte, cioè, dai veri problemi della scrittura di oggi (documentati appunto da numerosi esempi reali, in gran parte prodotti da studenti ticinesi di diverse fasce di età: dai bambini delle scuole elementari agli studenti degli istituti universitari), ai quali viene dedicato ampio spazio, proponendo strategie, soluzioni pratiche ed esercizi stimolanti e innovativi. Per questo motivo, ad esempio, il lettore troverà subito risposte concrete a dubbi ortografici, a incertezze nell’uso dei segni di punteggiatura, a svarioni lessicali e a problemi nella costruzione del testo.

Il tutto nella convinzione che il dovere di comporre testi possa anche trasformarsi nel piacere di scrivere.

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