
Gli scrittori Paolo Di Stefano e Daniele Dell’Agnola saranno ospiti del DFA di Locarno giovedì 30 marzo 2017, alle ore 17.30 (Aula Magna), per una serata rivolta a tutti quelli che hanno a cuore l’educazione dei nostri adolescenti, organizzata dal centro Didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione del DFA.
Introdotti da Simone Fornara, e presentati e stuzzicati da Christelle Campana, giornalista del TG della Radiotelevisione svizzera, i due scrittori parleranno del loro lavoro e si confronteranno sui temi più importanti trattati nei loro ultimi romanzi, I pesci devono nuotare (di Paolo Di Stefano, Rizzoli, 2016) e Anche i bruchi volano (di Daniele Dell’Agnola, Capelli, 2016). Impreziosirà la serata la voce di Sara Giulivi, che leggerà alcune pagine tratte dalle due opere.
I due autori, lo stesso 30 marzo, animeranno due incontri con gli allievi di terza e di quarta delle scuole medie di Locarno I (ore 10.00, Via Varesi) e con gli allievi di terza delle scuole medie di Locarno II (ore 13.30, Via Chiesa).
Che cosa può succedere se un quadro inizia a raccontare storie? E se un insidioso pezzo di melone irrompe nella quotidiana tranquillità famigliare di una sera d’estate?
Martedì 28 febbraio 2017, dalle ore 15 alle ore 17, presso l’
La Fondazione “I Lincei per la Scuola” organizza una serie di incontri di aggiornamento per docenti delle scuole primarie e degli istituti secondari di primo grado della Regione Lazio, sotto la responsabilità scientifica di Luca Serianni.
Martedì 17 gennaio 2017 la trasmissione radiofonica “La consulenza” (RSI, Rete Uno) ha sollevato un piccolo dibattito circa l’uso degli anglicismi utilizzati dalla SUPSI nei suoi comunicati stampa.
Domenica 8 gennaio 2017, l’allegra brigata dei personaggi del capolavoro di Miguel De Cervantes (
Il 2016 si chiude con una mia nuova pubblicazione su un
La
Che italiano e matematica siano due mondi assai distanti tra loro, addirittura agli antipodi, è un luogo comune duro a morire, rafforzato da decenni (secoli?) di pratica didattica tradizionale, che le presenta a scuola come due discipline a sé stanti.
Leggere bene ad alta voce non è per niente facile. Eppure, ogni docente sa che una buona lettura espressiva può avvicinare i propri allievi al piacere di ascoltare e di leggere. Può avvicinarli ai libri, insomma, accendendo quel desiderio che oggi, troppo spesso, giace assopito, soffocato dagli schermi dei tablet e dei PC.