Che italiano e matematica siano due mondi assai distanti tra loro, addirittura agli antipodi, è un luogo comune duro a morire, rafforzato da decenni (secoli?) di pratica didattica tradizionale, che le presenta a scuola come due discipline a sé stanti.
In realtà, sono ormai molti gli studi che hanno dimostrato il contrario. Che, cioè, tra questi due mondi ci sono moltissimi punti di contatto, e che il pensiero umanistico non è poi così diverso da quello matematico. Un punto di contatto sono le parole, ad esempio. Molte difficoltà nella risoluzione di problemi matematici, infatti, nascono da una mancata comprensione delle parole.
Proprio a questo aspetto è dedicato un recente articolo di Simone Fornara e Silvia Sbaragli pubblicato sul numero 2/2016 della rivista «La Vita Scolastica», intitolato Che problema, queste parole!
L’articolo è disponibile per gli abbonati alla rivista o sulla piattaforma Academia.
Leggere bene ad alta voce non è per niente facile. Eppure, ogni docente sa che una buona lettura espressiva può avvicinare i propri allievi al piacere di ascoltare e di leggere. Può avvicinarli ai libri, insomma, accendendo quel desiderio che oggi, troppo spesso, giace assopito, soffocato dagli schermi dei tablet e dei PC.
Lunedì 26 settembre 2016 si svolgerà un’interessante giornata di studio sulla scrittura a scuola presso l’Università di Napoli “L’Orientale”, finalizzata a presentare due progetti di ricerca-azione per le scuole campane.
Dal 22 al 24 settembre 2016 si svolge presso il polo universitario milanese (Università Bicocca, Università Statale e Università Cattolica del Sacro Cuore) il 50° Congresso Internazionale della Società di Linguistica Italiana (SLI), intitolato La cultura linguistica italiana in confronto con le culture linguistiche di altri paesi europei dall’Ottocento in poi, che prevede anche una serie di workshop incentrati su altri temi.
Lunedì 29 agosto 2016 Simone Fornara è stato ospite di Antonio Bolzani e della trasmissione radiofonica “La consulenza” (RSI, Rete Uno). Insieme a Giuseppe Patota, si è discusso delle competenze di scrittura dei giovani di oggi, con particolare riferimento alla scuola dell’obbligo ticinese e ai risultati della ricerca
Il 23 agosto 2016 si è svolto al Teatro di Locarno il convegno Come TIscrivo? La scrittura a scuola tra teoria e didattica, organizzato dal Dipartimento Formazione e Apprendimento della SUPSI. L’evento è stato seguito dai giornalisti della Radio Televisione della Svizzera Italiana, con diversi servizi. Il giorno stesso dell’evento la trasmissione televisiva della rete RSI La Uno “Il Quotidiano” ha offerto una sintesi dei lavori, con tre interviste a Simone Fornara, Livia Radici Tavernese e Michela Bettoni.
Si conclude con il «Corriere del Ticino» di oggi la rubrica L’antro di Scuro Moltamorte. L’ottava e ultima puntata propone l’ultimo, fondamentale suggerimento per catturare giovani lettori: non rovinare tutto dopo aver letto. Completando il suo ottalogo, Scuro si sofferma infatti a illustrare alcune strategie da osservare per non trasformare il dopo-lettura in un momento dagli esiti pedagogici disastrosi.
La rubrica del «Corriere del Ticino» L’antro di Scuro Moltamorte si avvia alla sua conclusione: sul numero di oggi (02.08.2016, p. 25), il barbuto missionario della narrazione propone il penultimo suggerimento per catturare giovani lettori, soffermadosi sull’importanza delle storie d’autore che sorprendano per il loro contenuto divergente, fuori dagli schemi.