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Gianni Rodari e la lingua italiana: il convegno

“Educazione linguistica e fantasia. Gianni Rodari e la lingua italiana”. Questo è il titolo del convegno che si svolgerà sabato 3 ottobre 2020 a Omegna, grazie alla collaborazione tra GISCEL, GISCEL Ticino, SUPSI e Comune di Omegna.

Gianni Rodari ha fondato sulla parola una parte centrale del suo pensiero, sia in teoria, sia in pratica: in teoria, come testimoniano alcuni celebri passaggi della Grammatica della fantasia, tra i quali la bellissima immagine della parola che, “gettata nella mente a caso” come un sasso nello stagno, “produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni”, o come nella massima che identifica nella parola la chiave per accedere alla libertà e dunque alla democrazia: “«Tutti gli usi della parola a tutti» (…) Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”; in pratica, con le sue novelle, le sue filastrocche, i suoi racconti e le sue proposte concrete rivolte a insegnanti, bambine e bambini, conosciute e apprezzate in tutto il mondo. Ciò fa di lui un punto di riferimento imprescindibile nella cultura e nella scuola italiana anche sul versante dell’educazione linguistica.

Nasce da queste considerazioni l’idea di un convegno per riflettere sull’opera e sul pensiero del grande scrittore omegnese dal punto di vista della lingua italiana, attraverso le autorevoli voci di esperti, studiosi e scrittori, che ne indagheranno alcune sfaccettature, a partire dal rapporto con Tullio De Mauro e dal valore creativo dell’errore.

Parleranno, nell’ordine, Pino Boero, Silvana Ferreri, Simone Fornara, Silvana Loiero, Valter Deon e Alberto Sobrero. Ospite d’eccezione Bruno Tognolini.

L’iscrizione è obbligatoria in quanto i posti sono limitati.

Per iscriversi e per eventuali informazioni occorre inviare una email all’indirizzo:

convegnorodari.omegna@gmail.com

Per i docenti di ogni ordine scolastico, la partecipazione al convegno è riconosciuta come iniziativa di aggiornamento.

Cliccare qui per scaricare il programma e il pieghevole.

Il mare della lingua di Gianni rodari

Se è indubbiamente vero che tra le cose che l’emergenza Covid-19 ha irrimediabilmente guastato ci sono anche le moltissime iniziative programmate per il centanario della nascita di Gianni Rodari, non si può dire che abbia fatto altrettanto dal punto di vista dell’interesse di studiosi ed esperti e della stampa in generale per la vita e l’opera del favoloso Gianni. Le pubblicazioni su di lui non si sono fermate: recentissimi sono, ad esempio, l’edizione aggiornata del sempre fondamentale libro di Pino Boero Una storia, tante storie. Guida all’opera di Gianni Rodari (San Dorligo della Valle, Einaudi Ragazzi, 2020) e il nuovo studio di Vanessa Roghi Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari (Roma-Bari, Laterza, 2020).

Anche Treccani ha dedicato spazio a Gianni Rodari con lo speciale online Gianni Rodari, quando vale la pena di stare al gioco, con contributi di Elisa De Roberto, Rosarita Digregorio, Paolo Fallai, Silvana Loiero, Margherita Sermonti e del sottoscritto.

Il mio pezzo si intitola Da quasi calmo a molto mosso: il mare della lingua nelle Favole al telefono, e presenta alcuni spunti sull’impasto linguistico che caratterizza una delle sue opere più conosciute, dalla costante dimensione della “tranquillizzante” colloquialità alle esplosioni di creatività linguistica dei meravigliardi e dei meraviglioni. Un impasto linguistico che pare rispondere benissimo allo scopo di risvegliare l’attenzione del giovane lettore.

Sempre a proposito delle Favole al telefono, segnalo una bellissima versione della raccolta in formato audiolibro, con la voce (adattissima a queste brevi storielle) di Claudio Bisio per Emons libri&audiolibri.