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(Ri)scoprire l’albo illustrato

DSC_3876bLa rubrica del «Corriere del Ticino» L’antro di Scuro Moltamorte è giunta alla sesta puntata. Sul quotidiano del 29.07.2016 (p. 27), Scuro Moltamorte fa bella mostra di sé con tre esemplari in tre lingue diverse del capolavoro di Maurice Sendak, Nel paese dei mostri selvaggi. Il suo sesto suggerimento per catturare giovani lettori, infatti, riguarda proprio gli albi illustrati e la loro riscoperta (soprattutto a livello didattico).

Per sapere come si possono definire gli albi illustrati e che cosa li distingue da altre forme di narrativa con le figure, potete leggere la pagina del suo diario o scaricare il pdf dell’articolo cliccando qui.

 

Scuro Moltamorte ospite del Bidello Ulisse

2016_04_27_Bidello_UlisseQuarta apparizione di Scuro Moltamorte su Teleticino: il 27 aprile 2016, lo schifosissimo missionario della narrazione (così si definisce lui) è stato ospite di Daniele Dell’Agnola e del suo Bidello Ulisse nella rete dei libri.

A differenza delle altre puntate, questa volta Scuro non ha fatto la parte dell’intruso, ma si è lasciato intervistare per svelare al pubblico qualche dettaglio su di sé (ad esempio, la sua “provenienza” dal libro La barba magica di Natale, di Simone Fornara e Mario Gamba) e sulla sua passione per gli albi illustrati.

Ha parlato (ovviamente) del capolavoro di Maurice Sendak, Nel paese dei mostri selvaggi, e poi dell’albo minimalista di Shel Silverstein Alla ricerca del pezzo perduto, per finire con un saluto del tutto particolare, ispirato all’albo cartonato Io vado! di Matthieu Maudet.

Come sempre, si può vedere il video della puntata cliccando qui o sull’immagine, mentre si possono leggere le impressioni di Scuro a questo link.

Scuro Moltamorte su Teleticino

2016_ludiano2L’aveva promesso sul suo blog (quello che lui chiama il suo “antro”), e così è avvenuto: Scuro Moltamorte è sbarcato sugli schermi televisivi.

Burbero e scorbutico come suo solito, ha fatto il suo debutto davanti alle telecamere di Teleticino, durante la prima puntata della seconda serie della trasmissione di Daniele Dell’Agnola Il bidello Ulisse nella rete dei libri, mentre tentava di leggere in una soffitta di Ludiano (quella dell’associazione culturale Libera il libro Serravalle) il suo albo illustrato preferito (Nel paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak) e mentre borbottava qualcosa a proposito del libro L’albero di Shel Silverstein.

Cliccando sull’immagine è possibile vedere il filmato dalle pagine di Teleticino.

Per saperne di più, si può cliccare qui e leggere che cosa scrive Scuro in persona di questa nuova esperienza sul suo polveroso diario digitale. Con la certezza che non sarà l’ultima…

 

Quando l’inconscio infantile entrò negli albi illustrati

sendak_nel-paese-dei-mostri-selvaggiMaurice Sendak (USA, 1928-2012), scrittore e illustratore, ha pubblicato quello che è considerato il suo capolavoro (Nel paese dei mostri selvaggi, il cui titolo originale è Where the Wild Things Are) nel 1963. Di sé diceva: «I don’t write for children. I don’t write for adults. I just write.» Come dargli torto? Impossibile, perché è senz’altro vero che la scrittura, i libri, anche quelli etichettati di solito “per bambini”, quando sono scritti bene, parlano a tutti, indipendentemente dall’età.

Ed è così per il suo più noto albo illustrato, Nel paese dei mostri selvaggi (Babalibri, 2011), appunto, che rivoluzionò il mondo dei picture book, sancendo l’ingresso in questo genere narrativo dell’inconscio infantile. Il suo libro contribuì in modo decisivo a rompere gli schemi tradizionali della letteratura per l’infanzia: non più storie solamente edificanti, con insegnamenti morali espliciti, il più delle volte tese a dimostrare che i comportamenti “cattivi” vanno incontro a punizioni e quelli “buoni” ai giusti premi, ma storie “divergenti”, in cui i protagonisti fanno ciò che non bisognerebbe fare e anche attraverso la trasgressione arrivano a crescere.

Il protagonista del libro è Max, un ragazzino che ne combina tutti i colori, fino a rivoltarsi contro la madre, che gli infligge la classica punizione dell’“A letto senza cena!”. Ma è proprio da questa punizione che Max parte per un viaggio immaginario che dalla sua cameretta chiusa e desolata lo porta in un mondo aperto e trasgressivo, in cui diventa il re dei mostri selvaggi, creature affamate e demoniache che, come lui, ne combinano di tutti i colori. Per poi avvertire la nostalgia di casa, e iniziare un lento cammino a ritroso, che lo riporta nella sua cameretta dove, ora, aleggia nell’aria un buon profumo di cibo. Un vero percorso di crescita che si compie nello spazio onirico di una notte, e che viene magistralmente raccontato dall’arte di Sendak, che combina perfettamente il testo alle immagini: si pensi ai disegni dapprima racchiusi in riquadri (quando Max è “recluso” in camera), e poi “esplosi” sulle due pagine, senza testo, nel momento in cui il bambino, divenuto re di questo mondo onirico, scatena la ridda selvaggia e balla danze sfrenate, liberatorie e bestiali insieme ai mostri che lo venerano appunto come il loro sovrano.

Un testo affascinante, che non ha smesso di parlare neppure oggi, a cinquant’anni dalla sua prima edizione, e che si presta ad accese discussioni in classe sulle paure segrete dei bambini e sulle loro piccole e grandi trasgressioni.

Cliccando qui, è possibile scaricare un’attività didattica per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria.